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Leflunomide

La Leflunomide (Arava) è un farmaco Immunodepressore impiegato nelle poliartriti reumatoide e psoriasica. Fa parte dei vecchi farmaci anti-reumatici convenzionali.

Questo farmaco viene  prescritto in alternativa al methotrexate (MTX) perché si prescrive quando MTX è inefficace o ha determinato effetti collaterali.

La leflunomide si assume per bocca quotidianamente alla posologia di 20 mg (1 compressa) a stomaco pieno. Necessita di un piano terapeutico stilato dallo specialista reumatologo.

Sono segnalati effetti collaterali, generalmente non gravi e reversibili alla sospensione.
I più frequenti sono: diarrea, aumento della pressione arteriosa e mal di stomaco.

AVVERTENZE PER LA GRAVIDANZA
Leflunomide é un farmaco che potrebbe determinare malformazioni fetali e non va assunto in gravidanza. Rimane nel sangue per molto tempo dopo la sospensione e quindi si può “purificare” dal plasma con Colestiramina. A causa di questo problema, nel casoche la donna desideri una gravidanza, è necessario parlarne allo specialista. 

MONITORAGGIO
E necessario monitorare la funzione epatica ogni 3-4 mesi, eseguendo GOT, GPT ed emocromo completo.
In caso di alterazione delle transaminasi o riduzione dei globuli bianchi o aumento significativo della la pressione arteriosa la Leflunomide va interrotta. Raramente può portare a riduzione del peso corporeo.

CONCLUSIONI
E’ un farmaco oggi poco impiegato. I farmaci biologici sono oggi la vera alternativa al methotrexate perché sono più efficaci e sicuri della Leflunomide.

Dr. Roberto Gorla Reumatologia Spedali Civili Brescia

METHOTREXATE: efficace per la cura delle artriti

Il methotrexate è il farmaco che ha raccolto i maggiori consensi di provata efficacia terapeutica nell’Artrite Reumatoide, nella Psoriasi e nell’Artrite Psoriasica. E’ un vecchio farmaco impiegato in oncologia (a dosaggio elevato) e in reumatologia dagli anni ’80 (a dosaggio basso).

La posologia efficace varia tra 10 e 20 mg/settimana per bocca o per via sottocutanea.
Può essere validamente associato, con incremento di efficacia, alla Idrossiclorochina e ai farmaci biotecnologici.

Non usare methotrexate in gravidanza e in soggetti con epatite

Il farmaco è teratogeno in gravidanza ed è necessario porre in atto una appropriata contraccezione, nelle donne in età fertile, al fine di prevenire il danno embrionale e fetale. Se la donna desiderasse una gravidanza il MTX deve essere sospeso. Dopo 3 cicli mestruali è possibile che resti gravida senza rischi aggiuntivi.

L’assunzione contemporanea di alcoolici o FANS (anti-infiammatori non steroidei) può aumentare il rischio di danno epatitico.
L’epatite (con ipertransaminasemia) è estremamente frequente in soggetti portatori di epatite B (HBsAg) o epatite C (HCV-Ab). In questi pazienti ne è sconsigliato l’impiego.
Esami atti a svelare la presenza di queste epatiti vanno eseguiti prima di iniziare il farmaco.

Effetti collaterali possibili

In taluni pazienti l’intolleranza gastrica del farmaco (nausea e vomito) è frequente. Possono essere impiegati antiemetici se il sintomo è sopportabile, oppure il farmaco va sospeso.
Sono descritte riduzioni dei globuli bianchi o anemia, ma sono molto rari ai dosaggi convenzionali. In questi casi il farmaco va sospeso.
Non induce tumori a lungo termine ed è in genere ben tollerato.

Impiegando questo farmaco fin dalle fasi più precoci di malattia è possibile indurre remissioni anche di lunga durata e modificare il decorso dell’artrite.
E’ generalmente ben tollerato ed è gradita la singola assunzione settimanale. Deve essere associato acido folico.

Utile eseguire eseguire ogni 2-4 mesi il dosaggio delle transaminasi e l’esame emocromo completo.