ARTRITE REUMATOIDE

L’ARTRITE REUMATOIDE è una malattia infiammatoria cronica che, se non curata fin dall’esordio, può avere un decorso distruttivo articolare con conseguente perdita della capacità funzionale.                            OGGI NON E’ PIU’ VERO.

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Introduzione


IL DECORSO INVALIDANTE DELL’ARTRITE REUMATOIDE SE NON CURATA

La causa dell’Artrite Reumatoide (AR) non è nota.
E’ stato dimostrato negli anni ’90 che l’infiammazione cronica è determinata dalla rottura dell’equilibrio fisiologico tra proteine infiammatorie e anti-infiammatorie.
Queste proteine sono dette “citochine” e sono prodotte da alcuni tipi di globuli bianchi.
La risposta immunitaria verso le infezioni dipende dal giusto equilibrio di queste proteine. L’attivazione infiammatoria deve essere limitata nel tempo per non danneggiare i tessuti dell’organismo. Nell’AR sono incrementate, in modo persistente, queste proteine infiammatorie e, di conseguenza, l’infiammazione si auto mantiene.
Il dolore, la tumefazione (gonfiore) e la rigidità articolare dipendono dalla rottura di questo equilibrio.
La membrana sinoviale risulta infiltrata dalle cellule dell’infiammazione (panno sinoviale). Ne consegue una lenta erosione della cartilagine e dell’osso sottostante che determina nel tempo deformità dell’articolazione. Questo processo distruttivo articolare conduce a progressiva disabilità.

L’Artrite Reumatoide è relativamente frequente (05% della popolazione generale).
Le donne sono colpite più degli uomini (3 donne; 1 uomo).

IL DECORSO

L’esordio dell’AR è spesso subdolo. Inizia a comparire dolore, bilaterale e simmetrico, spesso alle articolazioni di mani, polsi e piedi, con gonfiore (difficoltà a sfilare gli anelli). Al risveglio mattutino vi è rigidità prolungata al movimento delle mani e dolore all’appoggio dei piedi.
Con il passare del tempo vengono colpite sempre più articolazioni, comprese ginocchia, caviglie e gomiti.
Nella maggior parte dei malati il decorso dell’artrite reumatoide (se non curata) conduce ad alterazioni invalidanti delle articolazioni con notevole riduzione della capacità funzionale e della qualità della vita. Il dolore articolare è maggiore a riposo, anche durante il sonno.
Al risveglio vi è una prolungata rigidità al movimento. Le mani e i piedi sono le articolazioni più colpite dal processo infiammatorio.
L’Artrite Reumatoide provoca elevati costi alla società per le cure (ricoveri, visite, farmaci, contributi di invalidità) e per la perdita di giornate lavorative. I costi sanitari aumentano con l’aumentare della disabilità.

LA BUONA NOTIZIA

E’ possibile cambiare il decorso dell’ARTRITE REUMATOIDE e prevenire l’evoluzione verso l’invalidità. Per bloccare questa malattia è necessaria una terapia precoce che dipende dalla precocità della diagnosi, mediante l’invio precoce al reumatologo.
La REMISSIONE indotta precocemente può perciò oggi garantire una vita normale, senza limitazioni funzionali e contribuire ad una buona qualità di vita.

Farmaci vecchi e nuovi per una strategia terapeutica vincente

I farmaci anti-reumatici (elencati in tabella), se impiegati precocemente, possono modificare il decorso dell’artrite reumatoide e contrastare l’evoluzione verso l’invalidità.

farmaci biologici

Le sostanze più efficaci per la terapia dell’artrite reumatoide sono il methotrexate, la leflunomide e i farmaci biotecnologici.
I farmaci attivi solo sui sintomi (cortisone e anti-infiammatori non steroidei) non impediscono che il danno articolare proceda e quindi non vanno impiegati da soli. 

L’obiettivo principale della terapia dell’artrite reumatoide è l’induzione della remissione precoce (entro 2 – 4 mesi dall’esordio). Per remissione si intende la scomparsa dei sintomi e dei segni di artrite reumatoide (dolore, gonfiore e rigidità articolare) con normalizzazione dei parametri di laboratorio di infiammazione (PCR). Inoltre la terapia permette di prevenire il danno anatomico articolare.

ARTRITE REUMATOIDE ALL’ESORDIO

LA CONTINUITA’ ASSISTENZIALE

Il paziente con artrite reumatoide va seguito nel tempo con frequenti visite specialistiche.
Tra questi parametri è importante la valutazione nel tempo dell’anatomia articolare, mediante l’esecuzione di radiografie ed ecografie.
I farmaci biotecnologici sono la novità terapeutica degli ultimi 21 anni. Questi derivano dalla sintesi in laboratorio di anticorpi e recettori in grado di bloccare le proteine che mantengono l’infiammazione.

 I farmaci biotecnologici

I farmaci biotecnologici si sono dimostrati in grado, in tempi molto brevi rispetto ai farmaci tradizionali, di indurre un soddisfacente controllo dell’artrite reumatoide, compresa la prevenzione dell’evoluzione del danno erosivo articolare in un elevato numero di malati.
Il reumatologo ha a disposizione armi terapeutiche molto efficaci contro le artriti.

I farmaci biologici biosimilari hanno portato a una significativa riduzione dei costi e, per ciò, alla possibilità di un loro maggiore impiego.

si veda l’apposito capitolo

Il malato di Artrite Reumatoide ha oggi maggiori possibilità di condurre una vita normale.

Il paziente lamenta maggiore dolore e stanchezza se sono presenti disturbi del sonno e sintomi depressivi, perciò bisogna fare esercizio fisico e non si deve ingrassare, così che possa migliorare la capacità funzionale dei malati di artrite reumatoide.
In sintesi possiamo affermare che la partecipazione motivata del paziente ai programmi di cura esita in miglioramento complessivo della qualità di vita.

Conclusioni

L’Artrite Reumatoide è una malattia infiammatoria cronica che può portare, se curata in ritardo, a disabilità, riduzione della qualità di vita e incremento di costi personali e sociali.
La diagnosi deve essere più precoce possibile.
L’informazione e l’educazione del malato alla gestione della propria cura e del proprio benessere fisico e psicologico, rappresentano momenti importanti dell’azione del reumatologo.

Gorla Roberto ASST Spedali Civili Brescia