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Signora Fibromialgia

Cara Signora Fibromialgia, è giunto il momento di farti riconoscere e conoscere a tutti.
Sei una malattia di genere in grado di rovinare ogni ora della vita di tante donne.
Il dolore e la stanchezza che provochi rendono difficoltoso lavorare, gestire i figli e la casa. Il cervello non si spegne mai e il sonno non è ristoratore.
Il risveglio è sempre un’impresa, con i muscoli rigidi, dolenti e spesso con quel senso di pesantezza dolorosa della testa che è come avere la nebbia nel cervello.
La tristezza avanza e le attese sono negative. Con una vita così è difficile non deprimersi o non sentirsi in ansia.
Eh si, Signora Fibromialgia, sei proprio malefica. Oltre al dolore e alla stanchezza determini disturbi digestivi, alterazioni intestinali (colon irritabile), giramenti di testa e batticuore.
Se poi penso a quante visite e a quanti esami sono risultati normali …
Nessuno crede ai sintomi che queste donne lamentano.
Eppure esiste un filo che lega tutti questi sintomi in un’unica diagnosi e la diagnosi rappresenta un momento liberatorio e l’inizio di un percorso di consapevolezza.

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Quindi siamo vicini al momento in cui la Signora Fibromialgia sarà riconosciuta come malattia reumatica potenzialmente invalidante e nessuno potrà più permettersi di dire che non esiste. Ne conseguirà la possibilità di curarsi e di godere delle protezioni sociali di tutte le altre malattie croniche.
Per i casi più gravi si potranno avere a disposizione equipe multi-specialistiche per affrontare il dolore, l’ansia e la depressione conseguente.
Sconfiggeremo la Signora Fibromialgia anche con rinnovata motivazione, volontà, costanza e pazienza.
Per tutto questo, vi esorto sempre, nonostante la sofferenza, a dominare il corpo con la forza della mente. E’ estremamente utile imporsi una camminata ogni giorno.

by Dr. Roberto Gorla Reumatologia ASST Spedali Civili Brescia

riconoscimento fibromialgia

Riconoscimento della Fibromialgia

Il riconoscimento della fibromialgia nei LEA ministeriali é l’obiettivo primario attuale delle associazioni di volontariato dei malati reumatici.

Questa é una malattia da dolore cronico, disabilitante e colpisce prevalentemente le donne.
Mancano però le dovute tutele sanitarie che già hanno le altre malattie reumatiche croniche.

Questa intervista al Dr. Roberto Gorla della Reumatologia dell’ASST Spedali Civili Brescia è stata effettuata In occasione della Giornata mondiale della fibromialgia.

 

Il contributo delle associazioni per il riconoscimento della fibromialgia

La nostra associazione bresciana dei malati reumatici mette a disposizione dei propri iscritti con fibromialgia:

  • la psicoterapeuta cognitivo comportamentale
  • il counselor per l’ascolto empatico motivazionale
  • l’operatore shiatsu
  • il gruppo di autoaiuto

Il paziente deve partecipare attivamente alla propria cura. Pertanto si deve incrementare l’autostima e il grado di volontà a reagire alla condizione patologica.

In sintesi: la fibromialgia non toglie un’ora di vita, però può avvelenare ogni ora della vita stessa.
E’ bene che il paziente collabori attivamente alla propria cura, ad esempio con l’esecuzione costante di esercizio aerobico (cammino, ginnastica in acqua, stretching).
L’insonnia va curata.
Si consigliano: igiene del sonno e percorsi di psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Fare meditazione è utile ai pazienti.