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La Polimialgia Reumatica

LA POLIMIALGIA REUMATICA
Dr. Roberto Gorla
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La Polimialgia Reumatica (PMR) è una sindrome relativamente frequente.
Colpisce soggetti con età superiore a 50 anni.

Non è nota la causa.

E’ caratterizzata da insorgenza spesso acuta di dolore, rigidità e impaccio funzionale dei cingoli (collo, spalle, anche e cosce).

Vi è un imponente stato infiammatorio generalizzato (incremento di VES e PCR agli esami di laboratorio).

Sono colpiti sia uomini che donne. Presentano, in modo generalmente acuto, una grave compromissione delle condizioni generali con dolore importante alle spalle e gambe ed una intensa stanchezza. Si verifica una notevole riduzione della forza muscolare con incapacità a svolgere le comuni attività quotidiane (vestirsi, alzarsi dalla sedia o dal wc).
In alcuni casi si osserva febbricola, inappetenza e calo del peso corporeo.

Non è infrequente un gonfiore delle mani.
Questi sintomi allarmano notevolmente il malato e i familiari.

Fortunatamente la Polimialgia Reumatica migliora notevolmente con l’impiego del cortisone a dosaggio non elevato. Generalmente, in poche settimane si può osservare una spettacolare ripresa delle condizioni generali con risoluzione del dolore e ripristino della forza.
Affinché la terapia possa indurre una duratura remissione, va protratta per un lungo periodo di tempo (almeno un anno) senza mai sospensioni.
Si procede alla cauta riduzione della posologia del cortisone nel corso dei mesi, basandosi sui sintomi e sugli esami di laboratorio (normalità di VES e PCR).

NB LA DIAGNOSI NON VA RITARDATA! I sintomi sono tipici per cui vanno subito eseguiti esami per dimostrare lo stato infiammatore (PCR).

E’ un grave errore fare un breve ciclo con cortisonici e poi sospenderli. Ad ogni sospensione la malattia diviene più resistente alla terapia

A volte il cortisone non è in grado di indurre una remissione completa.
in altri si può verificare una recidiva della Polimialgia durante la riduzione della cura.
In questi casi può essere associato il farmaco Methotrexate che può, talvolta, permettere una più veloce riduzione del cortisonico.
Talora è necessario “aggiustare” la terapia anti-diabetica e trattare l’osteoporosi.
Sempre necessario l’apporto di vitamina D.

Regole d’oro per l’impiego di cortisonici:

– Assumere il farmaco solo al mattino, durante la colazione, per rispettare il ciclo circadiano dell’ormone;
– Bere molta acqua e ridurre il consumo di zuccheri (dolci)
– Seguire una dieta povera in calorie e ricca in verdure
– Mantenersi in movimento (passeggiate, cyclette, ginnastica)

Per diagnosticare la Polimialgia Reumatica bisogna escludere la presenza di neoplasie e infezioni quando il cortisone non risolve i sintomi.

NB. In circa il 15% dei malati, la Polimialgia Reumatica si associa ad una vasculite sistemica: l’ARTERITE TEMPORALE (a cellule giganti – di Horton).
FIGURA: tumefazione dell’arteria temporale

Questa condizione associata rende necessario un approfondimento diagnostico maggiore e un trattamento più “vigoroso”.
In aggiunta alla sintomatologia della PMR il malato lamenta intensa cefalea in corrispondenza delle tempie dove le arterie temporali si possono dimostrare tumefatte lungo il loro decorso e talvolta non è avvertibile il polso (la normale pulsazione).
In casi più gravi, dove la vasculite determina un ostacolo al flusso arterioso, possono manifestarsi disturbi della vista (a volte fino alla cecità) e dolore alla masticazione.
La complicazione oculistica, soprattutto, impone, per la gravità, una diagnosi tempestiva mediante l’esecuzione di una biopsia dell’arteria che dimostra la presenza (all’esame istologico) delle tipiche cellule giganti infiltranti la parete arteriosa.

Uno screzio di Polimialgia Reumatica può, in soggetti anziani, rappresentare l’esordio di Artrite Reumatoide. In questo caso i sintomi tipici della PMR si accompagnano a tumefazione dolorosa di articolazioni periferiche (polsi, dita delle mani, ecc) che può persistere nonostante l’impiego di cortisonici e la risoluzione della stanchezza e del dolore muscolare. In questi casi sarà necessario associare farmaci anti-reumatici quali il Methotrexate.